ISOLAMENTO E MALESSERE PSICHICO: NON SE NE PARLA ABBASTANZA MA E' UNA REALTA'

Dott.ssa Volonteri • 10 aprile 2020
Milioni di persone fragili sono bloccate tra le mura di casa. 
Milioni di persone affrontano l’angoscia dell’incertezza, la paura del contagio, la malattia, il lutto. 
Da ormai molto tempo abbiamo perso le nostre certezze.
Il protrarsi dell’isolamento sociale, la perdita dei ritmi che hanno sempre scandito le nostre giornate, le preoccupazioni economiche, il timore per la propria salute e quella dei propri familiari possono accentuare un malessere già presente o determinarne l’insorgenza. 
Anche se razionalmente è più facile comprendere l’importanza di attenersi strettamente alle misure di distanziamento sociale, l’impatto di tale restrizione è spesso destabilizzante. 
Questa emergenza sanitaria, legata ad un virus che si trasmette molto facilmente a livello interpersonale, ha generato in noi un istintivo timore per qualsiasi persona si avvicini a noi a pochi metri di distanza. 
L’iperallerta diretta verso i nostri simili è qualcosa di nuovo, che ci costringe a provare un senso di disagio in circostanze che dovrebbero essere del tutto neutre, come andare a fare la spesa, incontrare un conoscente, recarci al lavoro e soprattutto uscire di casa. 
Gli automatismi delle nostre giornate (il doversi svegliare per uscire, l’appuntamento a orari fissi con la colazione, il pranzo e la cena, i momenti di svago, il lavoro, la cura del sé) sono elementi che sostengono il nostro benessere ed il nostro biologico bisogno di ritmicità quotidiane. 
Perdere improvvisamente questi elementi attiva inizialmente una risposta di riadattamento, che ci sostiene nella ricerca di un nuovo equilibrio.
Tuttavia, questo nuovo equilibrio è più fragile e possono presentarsi note di apatia e demoralizzazione. 
Molte persone stanno affrontando questo isolamento da sole in casa. Magari si tratta di studenti lontani dalle loro famiglie di origine, che non hanno familiarità con la solitudine. Molti sono anche i genitori che vedono d’un tratto aumentare il carico di responsabilità e di lavoro, dovendo conciliare lo smart working e le attività dei propri figli, a casa dagli asili o da scuola. 
Molte sono le persone che si trovano a fronteggiare difficoltà economiche inaspettate, con elevato stress ed angoscia. 
Molte persone hanno vissuto l’angoscia della malattia e della perdita, così come molti devono fronteggiare il dolore di sapere il proprio anziano genitore in una RSA, senza la possibilità di accertarne lo stato di salute di persona. 
Queste condizioni di stress e di malessere possono minare il nostro equilibrio, ridurre le nostre energie e causare un disadattamento con aspetti depressivi e ansiosi. 
I sintomi depressivi si manifestano come un sofferente calo della vitalità, dell’energia, della voglia di fare e del senso di benessere. Viene a mancare l’interesse per tutto ciò che ci circonda, ci si sente improvvisamente incapaci ed inadeguati. 
Spesso l’ansia accompagna i sintomi depressivi e peggiora ulteriormente lo stato di malessere. 
L’ansia, quando è sregolata, può comparire fin dal risveglio e non dare più tregua. 
Può comparire un’insonnia difficile da gestire perché di notte i pensieri sono più angosciosi. 
La mancanza di impegni, la difficoltà a prendere sonno, la perdita dei ritmi quotidiani possono portare a stravolgere il ciclo sonno veglia, cioè ad andare a letto a notte inoltrata fino al mattino e dormire poi per parte del giorno. Tuttavia, un buon riposo notturno è un requisito indispensabile per mantenere il benessere, soprattutto ora che le giornate sono più luminose.
Per chi già soffre di un malessere psichico, l’isolamento e la perdita delle proprie abitudini sono particolarmente difficili da affrontare. Possono riemergere le fasi di malessere e riacutizzarsi sintomi in precedenza ben controllati dalla terapia in atto. 
La depressione ricorrente può ripresentarsi come una nuova ricaduta ed il disturbo bipolare può essere fonte di uno stato di instabilità mista a calo dell’umore ed irrequietezza. 
I disturbi d’ansia possono ripresentarsi sotto diverse forme, dalle preoccupazioni somatiche fino a ferme convinzioni di essere affetti da patologie non ancora diagnosticate, a stati di iperallerta che impediscono di riposare e concentrarsi. 
Si stanno verificando, anche se più raramente, episodi di franco scompenso psicotico, caratterizzati da stati di angoscia intensi e disturbi del pensiero (come il timore di essere minacciati, perseguitati, seguiti). 
L’abuso di alcol e di sostanze può non incontrare i limiti imposti dal funzionamento sociale e lavorativo e divenire addirittura un tentativo di autoterapia di un nuovo malessere.

E’ fondamentale non abbandonare l’attenzione per il nostro benessere psichico.
La consapevolezza di provare malessere, sotto forma di ansia, di calo di energia, di insonnia, di perdita di interesse per ciò che ci circonda ci deve spingere a cercare un aiuto, evitando di percorrere la strada dell’isolamento e della demoralizzazione. 
Questo momento di sospensione dolorosa dalle nostre abitudini non deve diventare una fonte di malessere psichico e di ricaduta in un disagio già conosciuto (ansioso, depressivo, bipolare, psicotico). 
Il ricorso allo specialista psichiatra è molto importante per trovare un aiuto immediato nel riconquistare il proprio benessere ed equilibrio, mantenere in questo difficile momento un’attenzione alla nostra salute e agire in senso costruttivo. 
E’ giusto concedersi anche un aiuto farmacologico (spesso molto semplice) per ritrovare velocemente quel benessere “biologico” per cui siamo programmati.
Per essere pronti a ripartire, con un’ energia buona e con equilibrio ben sostenuto.

Condividi il post:

Blog

Autore: DR.SSA LUCIA SARA VOLONTERI 28 novembre 2023
Disturbo di personalità
Autore: DR.SSA LUCIA SARA VOLONTERI 24 novembre 2023
Il disturbo di Personalità Paranoide
Autore: DR.SSA LUCIA SARA VOLONTERI 24 novembre 2023
I differenti disturbi della personalità
Altri post